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Rocca Grimalda
Rocca
Grimalda, paese del Monferrato Ovadese nella Valle dell'Orba, situato a
280 metri di altezza sul livello del mare, si sviluppa su di una
superficie di 1560 ettari ed ha una popolazione di circa 1290 abitanti.
Il paese antico di Rocca
Grimalda si erge su una rupe che domina la Valle dell'Orba, il borgo è
stato oggetto di infinite contese tra la Repubblica di Genova, Monferrato,
Stato di Milano dovute alla sua posizione strategica, ma sicuramente anche
per la bellezza e l'attrazione naturale che esercita. Le origini
sono incerte e sporadici ritrovamenti archeologici farebbero risalire i
primi insediamenti alla presenza di popolazioni liguri in epoca pre -
romana.
Custode delle antiche vicende è il Castello, la cui struttura
originaria risale al XIII secolo; caratteristica è la torre circolare a
cinque piani con una scala elicoidale ricavata nello spessore delle mura.
La struttura, terminata l’originaria funzione prettamente militare, fu
trasformata in lussuosa abitazione signorile nel XVIII secolo. La Lachera (da lachè = servitore) è danzata
con irruenza, animosità, ma è anche festosa e allegra. |
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Numerose sono le costruzioni religiose. La Parrocchiale di San Giacomo Maggiore, di origine romanica, ampliata e rimaneggiata nel corso dei secoli, conserva ancora l’antica facciata inglobata nel muro perimetrale destro con una serie di archi in pietra grigia e parte del basamento originale del campanile. | ||
Parrocchiale di San Giacomo Sparse per la campagna si trovano numerose edicole votive, oltre alla chiesa campestre dedicata a San Rocco, risalente al XVI secolo, e a quella di San Giacomo nell’omonima frazione.
Particolarmente interessante è la Chiesa di Santa Limbania in
Castelvero: di origine molto antica, potrebbe risalire al castrum
bizantino o comunque all’epoca alto-medioevale. E’ un antico e
tradizionale centro di devozione; conserva pregevoli affreschi del XVI
secolo. La chiesa è stata oggetto di restauro limitato alla copertura e ad
opere di consolidamento. |
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La Lachera Secondo la tradizione, verso la fine del ‘200, un giovane sposo di Rocca riuscì a sollevare il popolo contro il tiranno Isnardo Malaspina, che pretendeva di esercitare il "diritto della prima notte" (jus primae noctis) sulle spose del feudo: durante il corteo nuziale il giovane, con un gruppo di amici, non solo si oppose ai soldati incaricati di prelevare la sposa, ma uccise il feudatario, ponendo per sempre fine all’assurdo privilegio. Da allora, ogni anno, i Rocchesi ricordano tale anniversario ballando "La Lachera".
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