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Ovada
Geograficamente
e storicamente riconosciuta a pieno merito è cuore della Val d'Orba...
Ovada, posta alla confluenza del torrente Stura ed Erro è di origini celto-liguri; situata a 186 metri di altezza sul livello del mare, si sviluppa su di una superficie di 3.530 ettari ed ha una popolazione di circa 12.000 abitanti. Locata in una posizione geografica decisamente privilegiata in quanto a soli 34 Km a nord da Alessandria, capoluogo di provincia, e via autostrada o attraverso il Passo del Turchino a soli 20-30 minuti dal mare di Genova.
Già la si trova citata nelle lettere di Decimo Bruto a
Cicerone.
I morbidi rilievi del Monferrato qui si mescolano con suggestivo contrasto ai caratteri dell'Appennino Ligure dove prati e cascine si alternano ai boschi in un'armonia di colori e forme. Il fascino di questo territorio è sottile: fatto di luci che giocano nella campagna con i colori del variare delle stagioni, i panorami sono sempre vari e riposanti, ma è anche determinato dai segni che la storia vi ha impresso attraverso i secoli testimoniato dai piccoli borghi tranquilli, spesso coronati da antichi castelli, che parlano del passato ed offrono occasioni per soste che non deludono.
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Il Centro storico di Ovada è un dedalo di strade e stradine dove a partire da piazza San Domenico troviamo l'antica Chiesa di Santa Maria delle Grazie la cui facciata risale al XVIII secolo, fondazione inserita presso un edificio cristiano di remotissima origine, resa evidente da un locale circolare che ha carattere di primitivo Battistero. e racchiude un interno in gran parte romanico di pregevole fattura. La fronteggia il palazzo Spinola che conserva opere di Anton Van Dyck, Rosa da Tivoli e Luca Giordano .
Delimita il lato ovest della piazza Via San Paolo su cui s'affaccia la secentesca Casa Natale di Paolo della Croce, fondatore dei Passionisti.
Procedendo verso Piazza Assunta si trova la Chiesa della Confraternita della SS. Annunziata del XIV secolo. All'interno ha ricercati ornati e vi si ammirano tele di Luca Cambiaso, del Brea o della Scuola, dello Schiena, un Gruppo Ligneo della Madonna del Carmine e un altro dell'Annunciazione opera del Maragliano. Merita di essere visto l'edificio dell'antica Parrocchiale. La costruzione ha abside romanica con sopraelevazioni ed ampliamenti, sempre medievali a cui è collegata la torre civica che risale al 1300, in seguito al trasferimento della Parrocchia due navate della Chiesa diventarono pubblica Loggia, Loggia di San Sebastiano i cui locali oggi ospitano interessanti mostre ed è sede di appuntamenti convegnistici. La terza navata fu utilizzata per accedere all'Oratorio di San Giovanni Battista e della SS. Trinità. |
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Palazzo Rossi Maineri (sec.XVII)
Moltissime sono le ragioni e le occasioni per visitare Ovada, infatti l'agenda degli appuntamenti è colma per soddisfare ogni interesse: arte, sport, sagre, ricorrenze religiose, teatro, mostre e molto ancora. Un altro aspetto non secondario è la ricca tradizione gastronomica ed enologica che rende ancora più piacevole visitare Ovada. |
Oratorio a strutture secentesche, sovrapposte da una Cappella già interna all'antico Monastero, ubicata sopra le cripte. Possiede artistici altari, affreschi del Canepa da Voltri, buone tele, preziosissimi arredi, un gruppo Ligneo della Decollazione di S. Giovanni Battista che è tra le migliori opere di A. M. Maragliano, ed un Crocifisso del Bissoni.
Piazza dell'Assunta rappresenta il punto di passaggio tra Medioevo e Seicento. Infatti la cinta muraria dell'Ovada medievale delimitava qui il suo lato sud e da questo confine ha avuto inizio l'espansione della cittadina nei secoli successivi. Dominata dalla omonima Parrocchia della fine Settecento. E' una costruzione grandiosa, stretta fra due alti campanili e sovrastata dall'ampia cupola. Con la sua imponenza domina l'intero panorama ovadese. Al suo interno si può ammirare l'altare maggiore in marmo, realizzato su disegno dell'Antonelli e il grande organo che recentemente è stato dichiarato monumento nazionale. Di notevole pregio, palazzi, ville nella periferia, il magnifico Parco di Villa Gabrieli, il Castello Lercaro, l'ex Ospedale Civile costruito su progetto dell'Antonelli.
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