Parodi Ligure
Cortese e Dolcetto, ma anche ottimi salumi.
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Fanno corona al comune di Parodi Ligure le frazioni Cadepiaggio e
Tramontana con Tramontarono e insieme formano un territorio dall' aria
profumata e salubre, ideale per soggiorni di vacanza, con vari
ristoranti dalle allettanti proposte gastronomiche. Il piccolo capoluogo
si estende a 340 metri sul livello del mare, sulla pianeggiante sommità
di un colle da dove si fronteggia l'Appennino e si scorgono le più
lontane Alpi in un suggestivo abbraccio.
Forse fondato dai Liguri, Parodi fu conquistato dai Romani che lo
inclusero nei territori da loro occupati fin dall' inizio del III secolo
a.C. Del castello medievale rimangono ancora intatte alcune strutture
erette intorno al 1000 sui resti del complesso di fortificazione
costruito precedente-mente dai Romani. Il nome del paese ricorda la
lunga presenza della nobile famiglia dei marchesi Parodi che qui
poterono contare sul forte prestigio e sulle ricchezze che derivavano
loro dagli estesi possedimenti.
Da visitare sono l'antichissimo convento di San Remigio, situato sotto a
Cadepiaggio e la croce in pietra la quale, imponente e svettante verso
il cielo, segna una data storica la conciliazione tra Stato italiano e
Chiesa cattolica nel 1929. Dal luogo dov'è stata eretta, si spazia su un
paesaggio di maestosa serenità e bellezza.
Tennis, bocce e calcio sono gli sport praticabili tutto l'anno nell'area
comunale di Parodi.
Produzioni locali : la zona, decisamente agricola, favorisce l'attività
vinicola con una bella produzione di Bianco Cortese, Dolcetto d'Ovada e
altri, che permettono un; rilevante attività commerciale. Anche
l'artigianato locale è di discreta importanza.
A Tramontana vi sono due fiorenti aziende artigianali ; conduzione
familiare per la lavorazione di salumi: L Calcagno Beniamino e la
Calcagno Franco. La genuinità dei loro prodotti, dai salami, ai
prosciutti e ai cotechini dalla. pancetta, alla galantina e alla
salsiccia attira una vasta clientela sia da Genova che dai comuni
limitrofi.
Le feste popolari da ricordare sono: Festa di San Lorenza il 10 Agosto,
a Cadepiaggio, con processione e ballo pubblico, alla sera nel campo
sportivo.
Festa Patronale di San Rocco, il 16 Agosto nel capoluogo Festa
dell'Unità, a Parodi Ligure, nella seconda quindicina si agosto. In
quest'occasione si mangia e si balla tutti insieme in allegria. Sagra
dei ceci, nella frazione Tramontana, un week-end di fine agosto durante
il quale si disputano accese partite di calcio e di bocce, si balla e si
gustano, oltre ai piatti a base di ceci, molte specialità locali come
braciole salumi, etc.San Cristoforo
Adagiato in una zona dolcemente ondulata, San Cristoforo, che prende il
nome dalla chiesa parrocchiale, si presenta in modo inconfondibile da
lontano, grazie alla torre che oggi ci appare inserita nel complesso
dell'elegante castello medievale. Essa risale probabilmente al periodo
romano-augusteo e per la sua posizione dominante serviva sia da punto di
riferimento per chi si doveva orientare nei boschi, sia da torre di
segnalazione a distanza. In contatto visivo con le altre torri
attraverso segnali di fumo odi fuochi, forniva un collegamento costante
con le torri dell'entro-terra che, a loro volta, trasmettevano messaggi
ad altre che si trovavano nelle riviere liguri. Dalle mani dell'
imperatore Enrico VII di Lussemburgo, San Cristoforo passò nel 1313 a
quelle della famiglia Spinola con l'investitura di Oppicino Spinola de
Lucolo e rimase legato a questo casato fino al 1735, quando fu
consegnato al re di Sardegna, che mantenne i diritti dei precedenti
signori. Più recente e a piantatrapezioidale, una seconda torre dalla
raffinata merlatura, è compresa nel complesso del maestoso castello che,
difeso da un fossato a secco e da mura robuste conserva ancora
l'integrità delle linee architettoniche; la sua mole ci ricorda i secoli
in cui era avvolto in un'atmosfera fastosa e possedeva una pinacoteca
con opere di pregio e una biblioteca con volumi e carteggi di alto
interesse storico e letterario (tra cui alcune lettere di Garibaldi). Si
dice che Bonaparte stesso si fermasse a dormire in una delle camere del
castello la notte in cui infuriava la battaglia di Novi, nell'agosto del
1796. Negli ambienti del castello, uno dei meglio conservati del
Monferrato e che si può visitare, con l'autorizzazione dei proprietari,
si trovano oggi una stupenda raccolta di ceramiche antiche di valore
incomparabile e favolosi mobili d'epoca. Da vedere sono anche gli
Oratori di San Giacomo e della SS. Annunziata.
Il tempo sembra a volte fermarsi in questo splendido luogo dai gloriosi
ricordi di un passato denso di avvenimenti, ma la vita del turista è
anche ricca di proposte "moderne": servizi e negozi all'altezza dei
tempi, accoglienti ristorantini dove vengono confezionati piatti
invitanti e saporiti, locande confortevoli e ottimi impianti sportivi di
tennis, calcio, bocce ecc. La sua Pro Loco organizza sagre una più bella
dell'altra, con cene all'aperto a base di pesce odi carne, con ottimi
ravioli e vino speciale. Inoltre è da menzionare la compagnia teatrale
"Da Ture" con le sue simpatiche farse. Produzioni locali: il vino è al
primo posto tra i prodotti di San Cristoforo: Bianco Cortese, Dolcetto
d'Ovada, Barbera. Freisa e Tocai, quest'ultimo in quantità limitata.
Troviamo inoltre, com'è tradizione da queste parti, una produzione di
dolcetti e pane casareccio cotti nei tipici forni a legna. |