Castelletto D'Orba
Fonti e cantine ugualmente terapeutiche.
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Anche in questo caso è un castello a segnare l'evolversi della storia di
una località e anche in questo caso è una struttura imponente, sorta
certamente per scopi difensivi, a dominare da secoli una terra peraltro
ridente, oggi ricca di vigneti e di allegre borgate.
La zona è diventata un centro turistico pieno di attrattive tra le quali
quella di offrire cure termali con acque curative, indicate nelle
malattie dell'apparato digerente, del fegato, del ricambio e
dell'ipertensione. Imbottigliate, le acque garantiscono lo stesso
apporto di valori terapeutici. Tra i nomi più conosciuti troviamo la
Lavagello, la Feja, la Sovrana, l'Aurora, la Molino Albedosa, e
tantissime ancora, altrettanto importanti poiché, come dice un grande
esperto italiano, il professor Giuseppe Bragagnolo, le acque che
sgorgano dalle fonti di Castelletto d'Orba "fanno parte del fenomeno
geologico che ha originato la Valle Padana e presentano aspetti
farmacologici e clinici di grande varietà". Aleramo, primo marchese di
Monferrato, è uno dei primi signori di questa contrada che rimane alla
stessa famiglia fino al XIV secolo, allorché passa per più di tre secoli
ai genovesi Adorno, casato di dogi illustri.
Il maniero, coperto da un tetto coronato da merli di tipo ghibellino,
risale al XIII secolo e riporta particolari affascinanti come le
raffinate bifore con colonnine ed archi di marmo, alcune delle quali
recano in alto l'occhio di bue, classico ornamento tipico del gotico
piemontese. Le bifore sono state mantenute, secondo l'originale
concetto, prive di persiane. Una visita a questa rocca aleramica, in
ottimo stato grazie alla restaurazione del D'Andrade, deve comprendere
le sale interne, con porte e soffitti in stile Rinasci-mento, dove sono
conservati quadri, tappeti, favolose raccolte di armi, argenterie e
maioliche, lampadari e ferri battuti del Trecento e arredi.
Il castello può essere visitato con il permesso dell'attuale
proprietario, dottor Gino Gardella.
Da includere nell'itinerario turistico sono inoltre la "casa del
Marchese" con i suoi fregi in cotto, che purtroppo non rispecchia più
tutte le fastose bellezze architettoniche e artistiche primitive; uno
dei più antichi templi cristiani della zona, la pieve romanica di S.
Innocenzo del Cimitero, il cui interno è decorato di preziosi affreschi,
una porta
urbica medievale e le parrocchiali di S. Lorenzo e S.Antonio, la
cappella conosciuta come "della Madonnina" o di San Bernardino.
Degne di nota sono altre cappelle disseminate nell'area comunale come il
santuario di Santa Caterina sopra il Monte, l'edicola di Santa Limbania
e l'oratorio di San Rocco, questi ultimi due edifici sono impreziositi
da notevoli affreschi quattrocenteschi.
Segnaliamo come mete di gite a scopo turistico-artistico Villa Gavotti,
Villa Cortella e l'aristocratica casa di Castelvero che sorge sul luogo
di un antico Priorato intitolato al primo evangelizzatore della
contrada, S.Marziano. Oltre al capoluogo, nel territorio comunale
troviamo anche la popolosa frazione di Crebini.
Le fiorenti attività artigianali, commerciali, l'ottima attrezzatura
alberghiera, la grande discoteca Paradiso Studios, giochi vari, la bella
piscina di misure olimpioniche nel complesso del Lavagello e la
possibilità di praticare in un ambiente distensivo sport come il nuoto,
tennis, calcio, bocce ecc., fanno di Castelletto il luogo ideale per una
lunga vacanza, sia per giovani che per anziani.
Produzioni locali.: Castelletto d' Orba è rinomata ovunque per la
qualità pregiata dei suoi vini, Bianco di Gavi e Dolcetto d'Ovada, per i
dolci artigianali e per una cucina dai piatti che possiamo definire veri
"capolavori" di sapore e di fantasia.
Nel Comune si trova anche la sede di "Teleradiocity".
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