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Bosio
Lassù sui monti dell'epopea partigiana.

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Prima incluso in quello di Parodi Ligure, il comune ha una sua autonomia amministrativa dal 1948. Comprende le borgate Spessa e Serra e le frazioni Costa S. Stefano e Capanne di Marcarolo. Quest'ultima è quella di maggiore spicco, sia perle vicende storiche più lontane che per quel-le più recenti. La tradizione vuole che su questo altopiano avvenissero scambi commerciali dei prodotti agricoli tra le tribù primitive di Liguri e Celti che abitavano in zone montane con quelle che erano insediate nella fascia costiera. Da queste strade passarono le truppe comandate dal famoso capitano di ventura Facino Cane, in viaggio tra Casaleggio Boiro e Genova. Tragici collegamenti con la "grande" storia avvennero alla Benedicta nei pressi delle Capanne di Marcarolo durante la Resistenza. I Partigiani che nel 1944 combattevano il nazi-fascismo subirono una grossa sconfitta
e molti furono uccisi o deportati in Germania, da dove non fecero più ritorno. Il sanguinoso episodio è commemorato da una cappella votiva e dal Sacrario eretto in memoria dei Martiri della Benedicta, dove ad aprile si ricordano con solenne cerimonia. Anche Saragat e Pertini si sono recati sul luogo in veste di presidenti della Repubblica.
I boschi e le radure dei dintorni si prestano a stupende passeggiate panoramiche. Sentieri serpeggianti conducono alla zona compresa nell' itinerario europeo delle "Capanne di Marcarolo", un parco naturale protetto; conducono a Brisco e a Eremiti o, per chi volesse una meta più lontana, seppur agevole, al santuario dedicato alla Madonna sulla vetta del Monte Tobbio (m. 1092). Il percorso partendo dalla Cascina degli Eremiti, è di circa un'ora e mezza. Nei pressi della cappelletta è in funzione un rifugio invernale del CAI di Ovada e Novi.
Lo sport prevede campi di tennis, bocce e calcio.
Nei locali della scuola è a disposizione una bella biblioteca. Nel mese di ottobre è indetta la Festa degli Eremiti; l'ultima domenica di maggio e la I° domenica di settembre ci si riunisce in allegria per la Festa del Tobbio, mentre nell'ultima domenica di luglio si celebra la festa patronale di S. Isidoro e di S. Croce. Simpaticissima per grandi e piccini, la Festa della Castagne.
Produzioni locali: vi sono fattorie modello, aziende vinicole che producono fino a 80.000 quintali di vini D.O.C. (Dolcetto, Barbera) e di squisito Moscato. Molti i funghi in stagione che arricchiscono l'eccezionale cucina tradizionale, la quale vanta anche ottime focacce, torte di riso e dolci artigianali da assaggiare nei localini caratteristici.

Bosio è sede della Comunità Montana Alta Val Lemme ed Alto Ovadese.
 

   
      Panorama
 

La parrocchiale                                                                                                



Scorcio pittoresco
                                                                                                                                                                                                                      

Il Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo
 

Situato sul vasto altopiano che giace a cavallo tra il Piemonte e la Liguria, il parco è dominato dalla cima del Tobbio, una cima che, per la sua posizione, offre panorami che, in giorni di cielo limpido, sono di ineguagliabile bellezza. Al suo fianco si pongono poi gli alti rilievi del Colma, del Pracaban, del Poggio e delle Figne, con scorci che danno direttamente, anche con immagini mozzafiato, sul mare e sulla riviera sottostante.

La particolare collocazione geografica consente al parco di godere di peculiari condizioni climatiche che danno origine sia a zone aride, con vegetazione prevalentemente erbacea ed arbustiva, sia ad aree più ventilate e fresche in cui predomina una vegetazione più settentrionale. Quest'ultimo tipo di vegetazione è favorito dalla grande abbondanza di piogge che consentono al torrente Gorzente un incedere spesso impetuoso ed ai laghi sottostanti di presentarsi, in un ambito del tutto selvaggio, in modo decisamente suggestivo.

Ponte sul Lemme presso Voltaggio

Il bosco è qui dominato da roveri, faggi, sorbi, peri corvini, ranni e pini marittimi, pini neri e pini rossi. Proprio grazie al rimboschimento dei pini ha fatto la sua comparsa la cincia del ciuffo che è andata ad arricchire la fauna ornitologica del parco già composta dalla poiana, dal gheppio, dall'astore e dal biancone. Si osservano ancora il capriolo, il cinghiale, sporadicamente il lupo (presente invece in modo costante in Val Borbera -vedi valborbere.info) e poi la volpe, la donnola, la faina, il tasso, la puzzola. Estinta risulta purtroppo la lontra.

 

Il Sacrario dei martiri della Benedicta, all'interno del Parco, ricorda il tragico eccidio di partigiani perpetrato dai nazisti nel 1944. Da quel 9 aprile 1944, quando i nazifascisti fucilarono 210 vittime ed iniziarono le deportazioni e le rappresaglie, la resistenza si diffuse, proprio dalla Benedicta, a tutte le valli ed ora questo monumento giace qui, sull'Alta Colma, imperituro ricordo al valore del popolo alessandrino.

 

Sede Amministrativa:

Via Umberto I, 32/A 15060 Bosio (AL)

Tel./Fax 0143/684777

 

Centro di documentazione per la Storia e la Cultura locale:

Palazzo Gazzolo 15060 Voltaggio (AL)

Tel./Fax 010/9601512

 

Punto Informativo Turistico:

Frazione Capanne di Marcarolo 15060 Bosio (AL)       

Tel. 0143/684049X       

                                                                                                                                                              

     Il Monte Tobbio

Nelle giornate limpide, lo sguardo che gli alessandrini rivolgono verso sud si incontra con un monte insolitamente aspro: si tratta del Monte Tobbio, cuore del Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo. Dalla chiesetta sulla sua cima, con accanto un rifugio di emergenza, si possono scorgere sia il porto di Genova che le colline del Monferrato che vaste porzioni dell'arco alpino.

Il Monte TobbioIl sentiero parte da Voltaggio dove si imbocca uno stretto viottolo, perpendicolare alla strada maestra, che attraversa il paese che sale in direzione Sud. La stradina dopo alcuni metri si divide in due piccole carrozzabili: si imbocca quella di destra e dopo un breve percorso, in prossimità di una seconda curva a gomito verso sinistra, si abbandona la strada continuando verso Sud su di un sentiero poco evidente che, dopo alcuni minuti di cammino, raggiunge una bellissima mulattiera che, inoltrandosi in un fresco bosco di castagni, consente di salire agevolmente. Dopo 20-30 minuti di marcia, ci si imbatte in un primo bivio, giunti al quale si imbocca senza indugio la via di destra; percorso un breve tratto pianeggiante, si arriva ad una seconda deviazione dove occorre invece imboccare il percorso di sinistra. Si riprende quindi a salire, sempre nel bosco di castagni, fino ad uscire su di un ampio crestone da dove, tra piccoli pini e spuntoni di roccia, ginestre ed elicrisio, appare finalmente la vetta del Tobbio, ancora abbastanza lontana. L'itinerario continua su un evidentissimo sentiero che interseca quindi un'ampia mulattiera proveniente dal Valico degli Eremiti, seguendo la quale si raggiunge prima il Passo della Dagliola e poi, risalendo il versante Sud del Tobbio, la chiesetta posta sulla cima.

                                                                                                                                                                

Il Sacrario dei Martiri della Benedicta.

Nel territorio di Bosio all'interno del Parco di Marcarolo sorgono i ruderi della "Benedicta". Questo antico monastero benedettino, poi divenuto cascina dei marchesi Spinola, durante l'ultima guerra mondiale divenne rifugio e centro di raccolta di giovani renitenti alla leva fascista. La "Benedicta" venne minata e fatta saltare in aria dopo l'eccidio, avvenuto nella primavera del 1944 ad opera dei nazifascisti, di 145 partigiani, soprattutto giovani.
In prossimità dei ruderi sorge un Sacrario a ricordo del fatto.

  Benedicta il Monastero nel 1792

Resti del Monastero Benedettino

Il Sacrario ai Caduti

Luogo dell'Eccidio

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  Elidio - 2003  Updated: 02-04-2017 .