Gavi o Cortese di Gavi
Docg
Prodotto nelle tipologie Tranquillo, Frizzante e Spumante, il Gavi
Docg o Cortese di Gavi trae origine esclusivamente dalle uve
Cortese, localmente conosciute come “Courteis”. Benché di origini
antiche, non si hanno molte notizie su questo vitigno. I primi
riferimenti si trovano nell’ampelografia del conte Nuvolone del
1798, ma della qualità del vino prodotto da questo vitigno si
comincia a far cenno sul finire dell’Ottocento.
Come si consuma
Il Gavi Docg, nelle sue tre tipologie, si può abbinare a
preparazioni abbastanza strutturate: antipasti freddi del genere
peperoni con acciuga, insalata di coniglio, salumi. Si sposa bene
anche con piatti a base di pesce conditi con maionese, arrosti,
primi piatti di pasta e risotti al sugo bianco di pesce e crostacei.
Nella zona di produzione è tradizionalmente accompagnato ai “tajarin
al tartufo”, pasta all’uovo condita con tartufo, parmigiano e burro.
Vanno serviti a una temperatura di 12-14°C in calici per vini
bianchi di corpo. Lo Spumante va servito in bicchieri “flute” a una
temperatura di 8°C.
Come si conserva
Il metodo di conservazione del Gavi Docg non esige particolari
attenzioni: è sufficiente tenere il vino al buio, avendo cura che la
temperatura sia costante fra 10 e 15°C e, per impedire che il tappo
si asciughi, l’umidità deve aggirarsi intorno al 70-75%. Le
bottiglie vanno conservate in posizione orizzontale su scaffalature
di legno.
Come si produce
Per produrre il Gavi Docg tipologia Tranquillo le uve, raccolte
perfettamente sane e prive di attacchi parassitari che potrebbero
compromettere la qualità del vino, vengono pressate e
successivamente solfitate. Contemporaneamente avviene la sfecciatura,
con la quale si allontanano le particelle in sospensione. Segue la
fermentazione del mosto, che avviene a bassa temperatura, non
superiore ai 20°C. Al termine avviene la svinatura, durante la quale
si allontanano le fecce di fermentazione. Il prodotto viene
conservato a basse temperature e sottoposto a ulteriori travasi,
solfitazioni e filtrazioni. A questo punto il vino è pronto per
l’imbottigliamento. La tipologia Frizzante si ottiene mediante
rifermentazione del vino in recipienti chiusi ermeticamente. Al
termine della rifermentazione il vino viene refrigerato, filtrato e
indirizzato all’imbottigliamento, che deve avvenire in presenza di
un gas a pressione contraria rispetto a quella dell’anidride
carbonica contenuta nel vino. La tipologia Spumante si ottiene
tramite formazione di spuma più o meno fine e persistente nel
prodotto vinoso. |
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